Per i disabili è sempre più dura

Lo Stato rinuncia ad attuare quanto previsto dall’articolo 38 della Carta costituzionale e quanto sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Getta la spugna invocando un intervento caritatevole (o interessato) dei privati. Un lesto e mesto ritorno alle opere pie… o a qualcosa di peggio”.

Questa frase pronunciata da Pietro Barbieri – presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – testimonia il malessere diffuso che sta prendendo sempre più piede tra le file delle associazioni che difendono i diritti dei soggetti più fragili.  Questo governo, stretto dalle maglie della crisi, sta cercando disperatamente di risanare la situazione italiana e, se è giusto che non vi siano zone franche, è altresì errato coinvolgere, peggiorandone la situazione, chi già è in una condizione di svantaggio. La revisione dell’ISEE, la  ventilata proposta di ricorrere al mondo assicurativo, l’assenza allo stato attuale di chiarezza e certezze sui Livelli Essenziali di Assistenza Sociale, nonché i tagli sostanziosi alla spesa sociale, sono degli indicatori non certo positivi. Lo Stato, pur di liberarsi della spesa per la disabilità e la non autosufficienza, diventa procacciatore d’affari per le Assicurazioni e le eventuali risposte assistenziali sarebbero erogate in virtù di una polizza pagata in vita dai Cittadini. “Sono dinamiche e logiche che, ovviamente, non ci appartengono – conclude Barbieri – ma che rischiano di stritolare ogni prospettiva di reale inclusione sociale o di condizionarla al censo, al patrimonio, all’età più che ad un diritto costituzionale e, prima ancora, umano”.

Una Risposta

  1. che amarezza! sono stanca di raccogliere ogni giorno tragedie! Bisogna unirsi per contrastare l’asfissia che il governo ha attivato per noi comuni mortali!
    Non dimentichiamoci che il ruolo dei politi è quello di agire per il bene comune!!!

Lascia un commento